Il 6 luglio scorso il Senato della Repubblica ha approvato una Mozione che impegna il Governo ad adottare il Piano oncologico italiano sulla scorta dei 3 pilastri del POE (Piano oncologico europeo):
1. Prevenzione
2. Diagnostica e cure
3. Qualità della vita.
Tra gli impegni della Mozione, con particolare riferimento alla qualità della vita, vi è il recepimento nell’ordinamento nazionale del Diritto all’oblio oncologico così come previsto dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 16 febbraio 2022 P9TA(2022)0038 “Rafforzare l’Europa nella lotta contro il cancro – Verso una strategia globale e coordinata”.
Il comma 125 della Mozione ribadisce «che le compagnie di assicurazione e le banche non dovrebbero considerare la storia clinica delle persone colpite da cancro; chiede che la legislazione nazionale garantisca che i sopravvissuti al cancro non siano discriminati rispetto ad altri consumatori; prende atto dell’intenzione della Commissione di collaborare con le imprese per elaborare un codice di condotta che assicuri che i progressi compiuti in relazione ai trattamenti oncologici e la loro maggiore efficacia siano rispecchiati nelle pratiche aziendali dei fornitori di servizi finanziari; sostiene, nel contempo, la promozione dei progressi compiuti in Francia, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi, dove i sopravvissuti al cancro godono del “diritto all’oblio”; chiede che entro il 2025, al più tardi, tutti gli Stati membri garantiscano il diritto all’oblio a tutti i pazienti europei dopo dieci anni dalla fine del trattamento e fino a cinque anni dopo la fine del trattamento per i pazienti per i quali la diagnosi è stata formulata prima dei 18 anni di età; chiede l’introduzione di norme comuni per il diritto all’oblio nel quadro delle pertinenti disposizioni sulla protezione dei consumatori del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, al fine di superare la frammentazione delle pratiche nazionali nel campo della valutazione del merito di credito e garantire la parità di accesso al credito per i sopravvissuti al cancro; chiede che il diritto all’oblio per i sopravvissuti al cancro sia incluso nella pertinente legislazione UE al fine di prevenire la discriminazione e migliorare l’accesso dei sopravvissuti al cancro ai servizi finanziari».
Nel mio intervento in Aula del Senato ho ribadito il Sì convinto di Italia Viva alla Mozione e anche di aver risposto “presente” quando è stato il momento di depositare un coraggioso Ddl che preveda il Diritto all’oblio anche in Italia una volta trascorsi 5 anni dal termine delle cure. Il Ddl Conzatti – unitamente a quello delle colleghe Boldrini e Binetti – è in corso di esame in Commissione Giustizia del Senato.
Ne hanno parlato diverse testate giornalistiche: La Repubblica, il Domani, Libero, il Tempo e molti altri, perché oggi parlarne significa fare in modo che la Commissione giustizia del senato senta la pressione dell’opinione pubblica che chiede di fare presto.
Presto perché le persone che hanno avuto un tumore chiedono un futuro libero dallo stigma della malattia. Chiedono di essere libere di stipulare un mutuo per acquistare casa e di poter adottare un figlio nei casi in cui l’invasività delle cure non permettano più di averne uno.
Un grazie speciale a Chiara e a tutte le amiche che con coraggio non smettono mail di lottare!