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Cosa faccio

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Ho iniziato dalla gavetta. Sono stata eletta nelle amministrazioni prima e nelle istituzioni poi.

Oggi sono componente della Cabina di regia politica nazionale di Italia Viva e Coordinatrice del partito in Trentino Alto Adige – Südtirol. Collaboro con il Senato della Repubblica come consulente giuridica per le materie economiche di un Gruppo.

Sono stata Senatrice della RepubblicaSegretaria della Commissione Bilancio del Senato e Segretaria e Vice Presidente della Commissione d’Inchiesta sul femminicidio

Incarichi che sento miei così come l’idea di una società paritaria, altamente competitiva e sostenibile.

L’idea di politica intesa come costruzione di futuro è da sempre stata una mia grande passione, per questo non mi sono mai tirata indietro e ho accolto le sfide più grandi: prima quella di guidare un partito autonomista e territoriale trentino e poi di far parte della segreteria politica nazionale di Italia Viva.

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Battaglie e risultati

Ho una visione, ma soprattutto tendo agli obiettivi. Per raggiungerli conduco le mie battaglie.

Prendo posizioni. Dico dei no. È concesso, è democratico. E contribuisco a far dire tanti .

I che ho raggiunto con più fatica e che sento come i più belli, sono quelli a favore delle donne:

  1. , alla proroga della Legge Golfo Mosca e al suo potenziamento innalzando dal 30 al 40% della presenza femminile nei Consigli di Amministrazione e Organi di controllo delle società quotate
  2. , alla Legge per la parità nei Consigli degli ordini professionali
  3. , al finanziamento dei Centri per il recupero degli uomini maltrattanti

Le battaglie a Roma come in Trentino continuano, ma quella più importante è la sfida del PNRR: fare le opere per ottenere le risorse che l’Europa ha messo a disposizione e soprattutto accompagnare l’Italia nella trasformazione darwiniana che il Piano rappresenta.

Mi pongo anche l’obiettivo di far dire altri sì al Parlamento italiano:

1.    , alla completa realizzazione delle opere e delle riforme del PNRR entro il 2026. Il Piano appresenta una trasformazione darwiniana dell’Italia in chiave digitale, green e di parità sostanziale tra donne e uomini, tra generazioni, tra territori. La sfida più grande di sempre, per ciascuno di noi.

2.    , alla riforma fiscale. Un fisco più leggero, più semplice e più trasparente è possibile. Resta invece impossibile tollerare l’evasione che grava sulle spalle di tutti i cittadini onesti.

3.    , alla legge sul mobbing: dopo la ratifica della Convenzione ILO ora servono regole certe per le organizzazioni lavorative.

4.    , all’attuazione dell’art. 16 della Convenzione di Istanbul per una ulteriore protezione delle donne vittime di violenza e di femminicidio: gli uomini autori di violenza devono essere presi in carico anche prima della condanna e rieducati in modo cogente a un comportamento non violento.