il periodo di prolungata emergenza che stiamo vivendo richiede da parte nostra grande lucidità e determinazione nelle risposte da offrire per tutti i settori economici che ne subiscono le conseguenze in modo significativo.
Come sappiamo, l’attacco bellico che ha colpito l’Ucraina, oltre a rappresentare una grave sconfitta umanitaria, si riflette in modo importante sull’approvvigionamento energetico per tutta l’Europa, pregiudicando in particolare la solidità delle imprese. Uno dei settori particolarmente colpiti è quello della distribuzione, autotrasporto e logisticache ha visto crescere, nell’ultimo anno, del 32% medio la propria spesa per il rifornimento.
Solo negli ultimi due mesi, il gasolio è aumentato più di 30 centesimi al litro. Considerando che un mezzo pesante consuma circa 1.200 litri alla settimana, il rincaro è pari 360 euro alla settimana.
Meglio non va con il GNL, cioè il gas naturale liquefatto: a giugno 2021 per un pieno occorrevano 300 euro, mentre ora ce ne vogliono 1.100.
Aumenti che a lungo termine divengono insostenibili, causando l’inevitabile fermo degli automezzi, la perdita di posti di lavoro e il rallentamento della distribuzione dei beni e degli alimenti.
In qualità di relatrice al Dl. Sostegni-ter (D.L. n. 4 del 27 gennaio 2022) ho ascoltato e raccolto molte significative proposte a favore del settore. Sono grata al Governo ed in particolare alla Vice Ministra Bellanova per aver svolto, nel merito, uno straordinario lavoro di mediazione e trasformato tutte queste richieste in una norma che costituisce un sostegno immediato e concreto al settore e a tutto l’indotto.
L’esito di tale lavoro si è concretizzato con la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale n. 50 del 1° marzo 2022, del Decreto Legge n. 17/2022 che prevede anche misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
Tale Decreto disciplina per il settore autotrasporti un pacchetto di interventi pari a circa 80 milioni di euro.
Le misure comprendono una riduzione dei pedaggi autostradali per una cifra complessiva di 20 milioni di euro per il 2022 e l’aumento di 5 milioni di euro per l’anno in corso delle risorse per la deduzione forfettaria di spese non documentate.
La riduzione dei pedaggi si dovrebbe attestare per quest’anno su un valore intorno all’11%, quindi entro i limiti stabiliti dalla direttiva europea cosiddetta ‘Eurovignette’, che consente agli Stati membri di applicare sconti o riduzioni del pedaggio non superiori al 13%.
Inoltre, per sostenere l’attività di trasporto merci su gomma, che viene effettuata con veicoli di ultima generazione EuroVI/D, viene riconosciuto un credito di imposta del 15% sul costo di acquisto, al netto dell’Iva, del componente AdBlue. L’intervento, per il quale sono stati stanziati 29,6 milioni per il 2022, è quindi finalizzato ad aiutare finanziariamente il settore del trasporto merci riducendo gli impatti negativi sull’ambiente.
Un’ulteriore misura a sostegno dell’autotrasporto e della logistica, nel segno della sostenibilità, prevede un contributo sotto forma di credito di imposta per l’acquisto di metano liquefatto. L’agevolazione, per la quale sono stati previsti 25 milioni per l’anno 2022, è finalizzata a promuovere l’efficientamento energetico del settore.
Al tavolo di mediazione, oltre alle descritte misure, è stato avviato contestualmente un tavolo di confronto tra imprese del settore e committenza, finalizzato ad affrontare strutturalmente le esigenze del settore, a partire dall’esigibilità della clausola “gasolio” da inserire in un prossimo Decreto nel quale ricondurre regole di settore finalizzate a favorire corretti rapporti di filiera.
Costituiscono primi, essenziali sostegni che, senza avere la pretesa di essere risolutivi, supportano un comparto strategico per i nostri approvvigionamenti e quindi per la nostra sopravvivenza.
Un segnale importante che dimostra ancora una volta quanto è necessaria la solidità e la coesione per affrontare una fase storica tanto complessa.