In questi giorni in Commissione Bilancio del Senato siamo impegnati nella conversione della Legge di Bilancio per il 2022.
Il giudizio di Italia viva sulla manovra è positivo: abbiamo una legge di Bilancio equilibrata e a favore della crescita, che punta ad abbassare le tasse, a rivedere gli sprechi di “quota 100” e le elusioni del reddito di cittadinanza, liberando risorse necessarie per lo sviluppo e l’occupazione.
La mia visione dunque resta positiva, pur avendo chiari alcuni profili di rischio. Il benessere della nostra economia (che sta beneficiando di un rimbalzo del PIL rivisto ulteriormente al rialzo del 6,3%) e il benessere di tutti, dipendono da alcune variabili:
- una recrudescenza della pandemia;
- l’inflazione che incide sul caro prezzi e che può incidere negativamente sulla politica monetaria e sui tassi di interesse, rendendo più gravosa la sostenibilità del debito pubblico;
- la gestione geopolitica e il costo di approvvigionamento di energia e gas;
- la piena realizzazione del PNRR, senza la quale il tasso di crescita del PIL post 2024 non raggiungerebbe quel 2% programmatico necessario per la salute dei conti pubblici.
Queste variabili disegnano il quadro macroeconomico in cui la Legge di Bilancio si colloca e di cui deve tenere conto. Per questo la funzione emendativa che sto guidando come capogruppo Italia Viva è indirizzata su alcune priorità:
- Lavoro e opportunità per le nuove generazioni: il 30% di Neet (ovvero di giovani che non studiano e non lavorano) costituisce una percentuale insostenibile e che non garantisce i tassi di crescita del Pil previsti in Nadef. Abbiamo dunque depositato emendamenti per assunzioni con sgravi contributivi per under 30 e potenziato l’apprendistato professionalizzante.
- Discorso analogo sul raggiungimento di adeguati tassi di crescita del Pil che dipende giocoforza dall’occupazione femminile e per questo abbiamo emendato nel senso di potenziare quella certificazione aziendale per la parità di genere che permetterà alle aziende di avere punteggi maggiorati per le gare pubbliche del PNRR. Sul fronte femminile abbiamo naturalmente presentato un consistente pacchetto di norme per il contrasto alla violenza domestica e di genere. Del resto, dovremmo essere un Paese civile e democratico prima ancora di essere un Paese del G7.
- Sul fronte caro bollette stiamo lavorando a un intervento molto deciso a favore di imprese, famiglie e Comuni che rischiano di subire un grave pregiudizio dal rincaro dell’energia e del gas. Nello stesso tempo la crescita dell’inflazione ha causato un forte rincaro dei prezzi di cui sta risentendo tutto il settore edilizio e produttivo, ed anche in questo senso chiediamo di potenziare il Fondo istituito ad hoc presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
- Per quanto riguarda i pubblici esercizi, bar e ristoranti, che devono fare ancora una volta i conti con la pandemia da COVID-19, riteniamo sia necessaria la proroga dell’esenzione del canone unico per l’utilizzo del suolo pubblico, così da poter lavorare con i plateatici esterni.
- Sul fisco abbiamo ottenuto molto con una prima riduzione dell’Irap per un miliardo e soprattutto dell’Irpef sui redditi bassi e medi per 7 miliardi, raggiungendo nei giorni scorsi l’accordo per un’ulteriore riduzione di un miliardo e mezzo di euro per il 2022 sui redditi più bassi.
Tra i temi proposti hanno rilevanza quelli sul fronte sanità, disabilità, terzo settore e scuola.
Sarà un lavoro di mediazione con le altre forze politiche che svolgeremo come sempre senza mai perdere di vista l’interesse generale e per approvare le misure più utili per prevenire e contrastare i rischi macroeconomici sottesi.
Ne ho parlato a TrentinoTV: