Care Amiche e Cari Amici,
nel contesto del grande lavoro di transizione verso una società paritaria, Vi propongo una riflessione sulla SALUTE DELLE DONNE, giovedì 6 luglio alle ore 20 presso l’Hotel Trento in Piazza Dante.
L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) parla esplicitamente di “medicina di genere” definendola come ”lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona”.
In Italia, il 13 giugno 2019, il Ministro della Salute ha approvato formalmente il Piano per l’applicazione e la diffusione della medicina di genere sul territorio nazionale firmando il decreto attuativo relativo alla Legge 3/2018. Il Piano segue alcuni principi generali:
- approccio intersettoriale tra le diverse aree mediche e le scienze umane che tenga conto delle differenze di genere, al fine di garantire l’appropriatezza della ricerca, della prevenzione, della diagnosi e della cura
- promozione e sostegno della ricerca (biomedica, farmacologica e psico-sociale) basata sulle differenze di genere
- promozione e sostegno dell’insegnamento della medicina di genere, garantendo livelli di formazione e di aggiornamento adeguati per il personale medico e sanitario
- promozione e sostegno dell’informazione pubblica sulla salute e sulla gestione delle malattie, in un’ottica di differenza di genere.
La crescente quantità di dati epidemiologici, clinici e sperimentali dimostra empiricamente l’esistenza di differenze rilevanti nell’insorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie tra uomini e donne nonché le differenze nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici.
Tutto questo indica quanto sia fondamentale per garantire la qualità delle cure, tenere conto delle differenze di genere a tutte le età.
Formalmente quindi c’è tutto ma nella realtà l’attuazione del Piano è ancora lenta, c’è poca consapevolezza.
Per questo ne parleremo con le professioniste, che affronteranno il tema della Salute delle donne dai singoli e diversi punti di vista delle loro specializzazioni: la costituzionalista Lucia Busatta, la biologa-nutrizionista Francesca Ruggiero, la psicoanalista e sessuologa Valentina Bortolomei, il medico oncologo. Ne parleremo anche con l’umanità di Chiara De Pol e di Elisa Zeni per avere la voce di chi è guarita dalla malattia e di chi quotidianamente e da volontaria si occupa di migliorare la vita delle persone e delle donne ammalate.
Parleremo anche del Diritto all’oblio oncologico.
Il Diritto di essere considerati giuridicamente guariti dal tumore una volta trascorso un periodo di tempo dalle cure e in assenza di recidive. Guariti ai fini della stipula di contratti di mutuo, di assicurazioni ed anche ai fini delle possibilità di adozione, il diritto insomma di poter tornare alla vita.
Durante la scorsa legislatura avevo presentato un Disegno di legge che in questa legislatura hanno nuovamente depositato l’onorevole Boschi (IV) alla Camera ed il Sen. Patton (Autonomie) al Senato. Il 28 giugno scorso il DDL ha fatto il primo passo avanti con l’approvazione unanime in Commissione Affari sociali della Camera, manca ancora l’approvazione in Aula ed il passaggio al Senato ma l’iter è stato avviato e sono fiduciosa che presto avremo una legge che tutela il Diritto all’oblio oncologico anche in Italia.
Vi aspetto giovedì 6 luglio ore 20 all’Hotel Trento.
Un saluto,
Donatella
P.S.: In vista delle prossime elezioni provinciali troverete Italia Viva Trentino tra le scelte da esprimere con il voto. Noi abbiamo scelto di fare politica con serietà e ci auguriamo che possiate scegliere di premiare la serietà.