4 anni e mezzo di lavoro, senza un attimo di tregua.
Una legislatura politicamente nervosa: nata col bipopulismo giallo-verde, trasformatasi nel miglior europeismo fattivo di sempre, per poi concludersi con le elezioni anticipate per scelta di chi strizza l’occhio a Russia e Cina. Parlo dei soliti bipopulisti Lega e M5S (più FI che ormai è una succursale delle destre).
Una legislatura in cui il mondo è cambiato sotto il peso di enormi crisi. Il covid. Le tragedie climatiche. La guerra in Europa. La crisi del grano e la fame. La crisi energetica. Crisi che ci hanno reso diseguali, divisi tra discriminati e non.
Parole come: isolamento, guerra, razionamento, povertà sono entrate nella nostra vita con prepotenza.
Ombre.
E poi anche luci.
Una legislatura dalle grandi aperture sul futuro migliore. Il Next Generation UE, la Conferenza sul futuro dell’Europa, il PNRR, le grandi riforme attese da 20 anni. Gli investimenti. Le grandi transizioni digitali e green. Draghi, il suo sapere e la sua serietà come espressione di un’Italia di cui essere orgogliosi.
Mi sembra ieri. Ma ripercorrendo i pensieri di quando sono arrivata sembrano passati 100 anni. Di giornate lunghissime. Di carta e di notti svegli (sempre i soliti pochi) a lavorare. Di grandi discussioni e mediazioni. Di viaggi, tanti tantissimi km su e giù, qui e là nel mondo.
E poi la rivelazione più sorprendente. Le persone. Le loro intelligenze, ruvidità, diversità. Grandi talenti e arroganti “vuoti a rendere”.
Un mondo di visi consapevoli. E altrettanti inconsapevoli, divisi tra gli ingenui e quelli in malafede.
Grandissime donne capaci di esserci con tutto il loro codice affettivo femminile. Donne talmente grandi che fanno capire quanta strada c’è ancora da fare per molte altre e sopratutto per quelle ancora galleggianti in un patriarcato autocompiaciuto.
Rari esseri umani “illuminanti”. Che pensando e parlando aprono vie e prospettive. Ti portano a scoprire e a illuminare ciò che del mondo non vedevi o non volevi vedere.
A loro un commosso grazie perché mi hanno regalato ciò che resta per sempre: un nuovo modo di stare al mondo. Di avere coraggio. Di non avere paura. Di sapersi spiegare.
Un nuovo modo che si incolla addosso e ti accompagna ovunque e comunque.
Perché quando sai in cosa credi, hai tutto quello che serve per vivere lontano dai luoghi comuni.
Non mi dispiace “traslocare” e chiudermi questa porta dietro le spalle, perché tutto quello che mi occorre è con me!