Nel corso dell’ultimo Consiglio europeo del 23 e 24 giugno 2022, a Bruxelles si è discusso anche del processo di integrazione in UE dei Balcani occidentali, tracciando il punto della situazione:
Per questo, il Parlamento italiano ha approvato la Risoluzione sulla strategia di integrazione europea dei Balcani occidentali (n. 7-00722) con la quale abbiamo chiesto al Governo di adottare iniziative affinché il Consiglio europeo imprima una accelerazione della strategia di integrazione e di inclusione dei Balcani occidentali, attraverso:
- la ripresa e l’accelerazione dei negoziati di adesione con Serbia e Montenegro;
- la promozione di un confronto con le autorità bulgare che consenta la convocazione delle Conferenze intergovernative per l’avvio dei negoziati di adesione con Albania e Macedonia del Nord;
- il riconoscimento alla Bosnia- Erzegovina dello status di paese candidato;
- la considerazione favorevole alla proposta della Commissione europea di liberalizzazione dei visti di ingresso per i cittadini del Kosovo;
- le iniziative utili alla normalizzazione dei rapporti tra Serbia e Kosovo.
Nell’ambito di tali eccellenti relazioni tra Italia e Kosovo, ho avuto in Senato un incontro con il Ministro delle Autorità locali, Elbert Krasniqi e l’Ambasciatrice della Repubblica del Kosovo in Italia, Lendita Haxhitasim. Con me anche la collega di Italia Viva Senatrice Laura Garavini, vice presidente della Commissione Esteri. Dell’incontro ha dato notizia anche l’AISE.
Nel corso dell’incontro sono stati discussi temi di rilevanza bilaterale per i quali il Parlamento italiano può svolgere un ruolo importante come, per esempio, la questione della recente candidatura della Repubblica del Kosovo all’adesione al Consiglio d’Europa, la mancata liberalizzazione dei visti per cittadini kosovari in sede europea e la necessità di consolidare la dimensione socio economica, migliorando il contesto imprenditoriale e favorendo l’attrazione di investimenti.
«Senza dubbio – ha sottolineato il Ministro Krasniqi – in Kosovo c’è molta voglia di Italia e per questo siamo pronti a sostenere ogni tipo di supporto alle imprese italiane pronte a puntare sul nostro mercato, che presenta interessanti vantaggi come una tassazione favorevole e la presenza di manodopera giovane e qualificata».
Per parte mia ho ribadito il sostegno al Kosovo nel percorso di avvicinamento all’Unione Europea così come quello al Consiglio d’Europa, perché il Paese sta dimostrando di proseguire e consolidare un cammino virtuoso di sviluppo, riforme e la promozione della democrazia e dei diritti umani. Questo deve essere un buon motivo per incentivare le istituzioni politiche, economiche e culturali del nostro paese a sviluppare sempre più opportunità di interscambio tra i due paesi che vivono, sin dagli inizi della nostra presenza in Kosovo, in perfetta simbiosi.
«Nella fase drammatica della guerra in Ucraina, il potenziamento dei rapporti tra i nostri paesi – ha ribadito la Senatrice Garavini – va a beneficio non solo di Italia e Kosovo, ma anche dell’Unione Europea tutta».
Con il Ministro Elbert Krasniqi ho incontrato anche l’Associazione Trentino Balcani (ATB), rappresentata dal Direttore di Maurizio Camin e da Roberto Sani. Una Onlus che da oltre 20 anni risponde alle necessità e alle sfide emergenti dalle relazioni tra il Trentino e la penisola balcanica attraverso azioni di cooperazione allo sviluppo. Relazioni istituzionali, scambio di buone prassi, interscambio culturale ed economico e innovazione sono parole chiave che guidano l’intervento, mirato a rafforzare competenze e risorse locali in un’ottica di “autosviluppo” sostenibile. Anche in questo incontro abbiamo ribadito come i decennali buoni rapporti tra Provincia autonoma di Trento, le nostre istituzioni regionali, economiche e culturali, ed il Kosovo debbano proseguire.