Un voto chiesto dai cittadini che con le loro firme hanno voluto il referendum: ora è importante partecipare e riempire di senso democratico questo voto.
Raggiungere il quorum richiesto non sarà semplice, ma votare è un diritto-dovere straordinario.
Sarà comunque un voto utile perché è il momento giusto: in Senato è in corso la seconda lettura del Ddl delega per la riforma del CSM.
Sono temi tecnici, ma riguardano la vita di tutti. Un modo, il referendum, per far collaborare la democrazia diretta con la democrazia rappresentativa.
Occorre votare sì per sollecitare una riforma della giustizia in senso garantista per una giustizia più giusta e senza correnti.
Non è un referendum contro la magistratura. È un segnale di stima alla stragrande maggioranza dei magistrati che lavorano in modo impeccabile.
Votando si accorciano le distanze tra una domanda di giustizia – giusta, competente e terza – e l’offerta di giustizia.
Nostro dovere è spiegare, affinché il 12 giugno molti possano votare e votare con consapevolezza.
1 SCHEDA ROSSA – Abolizione Legge Severino
Per scegliere di abolire la norma che prevede l’incandidabilità e la cessazione dall’incarico di persone condannate a pene di determinata entità per reati non colposi. Perché votare sì? La scelta degli eletti spetta ai cittadini, non alla magistratura. È una questione di giustizia e legalità, ma soprattutto di democrazia: riaffermiamo la piena separazione dei poteri.
2 SCHEDA ARANCIONE – Riforma della custodia cautelare
Per scegliere di abrogare la norma del codice di procedura penale relativa alle esigenze cautelari nella parte che prevede il pericolo di reiterazione del reato. Perché votare sì? Questa esigenza è per lo più basata su un giudizio soggettivo, generalmente privo di adeguata motivazione, quasi sempre sfornito di prove concrete. Abolirla significa evitare che siano messe in carcere persone che, al termine dei processi, risultano essere innocenti.
3 SCHEDA GIALLA – Separazione delle funzioni
Per delineare una netta separazione delle funzioni di giudici e pubblici ministeri: il magistrato dovrà necessariamente scegliere fra funzione giudicante e funzione requirente e non potrà cambiare. Perché votare sì? Assicurare la netta separazione delle funzioni di giudici e magistrati significa compiere un primo passo verso un’effettiva terzietà del giudice, e assicurare così una giustizia più giusta.
4 SCHEDA GRIGIA – Equa valutazione dei magistrati nei consigli giudiziari
Per riconoscere ai rappresentanti dell’università e dell’avvocatura il diritto a valutare la professionalità e la competenza dei magistrati all’interno dei consigli giudiziari. Perché votare sì? Oggi sono i magistrati a valutare altri magistrati, cosa che favorisce logiche corporative e rende poco affidabili le valutazioni. Dobbiamo restituire efficienza e credibilità all’ordinamento giudiziario.
5 SCHEDA VERDE – Elezione dei togati del Csm
Per abolire la norma che prevede l’obbligo di raccolta firme per la presentazione delle candidature al CSM. Perché votare sì? La magistratura non può e non deve essere sotto il controllo delle correnti. Votando sì, anche chi non è iscritto a una corrente potrà candidarsi e aspirare ad essere eletto nel CSM.
Ne ho parlato nel corso dell’incontro che abbiamo organizzato con Italia Viva, Azione e Più Europa, al quale hanno partecipato tanti esponenti dei tre partiti, oltre all’ex Governatore e consigliere provinciale Ugo Rossi e al Coordinatore regionale Avv. Alexander Schuster.