Condanno fortemente l’ingiustificato e ingiustificabile attacco russo. Un’azione che segna la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina e del diritto internazionale. L’Italia ripudia la guerra ed è al fianco della popolazione ucraina che sta subendo perdite umane e conseguenze pesanti.
L’operato del Governo italiano tenuto in queste settimane è stato ineccepibile: sempre al fianco dell’Alleanza Atlantica e dell’Europa. L’Europa ha sempre lavorato a favore di una risoluzione diplomatica e ha individuato l’imposizione di sanzioni proporzionate alla gravità della situazione e progressive al suo evolversi. Anche questa mattina, dopo l’attacco russo, il messaggio è stato di unità.
La soluzione va trovata assieme, con fermezza e con l’obiettivo di una rapida de-escalation. Il Presidente del Consiglio italiano, Draghi, ha già riunito il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, ed è in contatto costante con i leader del G7 e del Consiglio UE. Domani svolgerà un’informativa dettagliata alle Camere e capiremo quali saranno le iniziative diplomatiche che il nostro governo metterà in campo.
Le sanzioni alla Russia sono inevitabili visti i fatti, ma anche proporzionate e progressive al solo evolversi avverso della situazione. Tutti siamo consapevoli delle potenziali conseguenze economiche che potrebbero colpire anche l’Italia, ma il pacchetto di sanzioni decise dall’Europa ha l’obiettivo di rendere il più difficile possibile al Cremlino continuare le sue azioni aggressive.
Il problema della dipendenza energetica dell’Italia precede la attuale situazione. L’Italia ha nei decenni detto troppe volte “no” a scelte energetiche, affidandosi alla possibilità di rifornirsi senza limitazioni dal mercato al miglior prezzo. Le tensioni geopolitiche ed ora l’escalation, impongono all’Italia di voltare pagina, compiendo delle scelte fondamentali per il futuro del nostro paese. Penso alle fonti rinnovabili, partendo dall’idroeletteico – ed in questo senso stiamo lavorando affinché il Ddl concorrenza trovi una soluzione equilibrata per il rinnovo delle concessioni – e a quelle solari ed eoliche. Siamo ben consapevoli che le rinnovabili sono fonti intermittenti e che le transizioni hanno bisogno di tempo ma il problema degli approvvigionamenti è invece urgente ed attuale. Quindi come previsto nel DL Energia già approvato dal Governo, bisogna potenziare al più presto le capacità di stoccaggio nazionale ed europeo, potenziare l’estrazione del gas naturale.
L’importante, adesso, è procedere speditamente verso la transizione e l’indipendenza energetica dell’Italia e dell’Europa. Non possiamo più dipendere energeticamente da altri paesi.
Sono momenti bui. Lavoriamo per la pace.