La Giornata dell’Europa, che si svolge ogni anno il 9 maggio, celebra la pace e l’unità in Europa.
Parole quelle di pace e unità che in questo anniversario hanno assunto un duplice significato. Duro e pieno per la inaccettabile guerra voluta dal Governo russo nel cuore dell’Europa. Di prospettiva e speranza grazie alle proposte della Conferenza sul futuro dell’Europa.
Un progetto avviato il 10 marzo 2021 dal compianto Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, dal Primo Ministro del Portogallo, António Costa, in rappresentanza del Consiglio dell’UE e dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, con la firma della dichiarazione congiunta.
Il loro intento era avviare un processo “dal basso”, incentrato sui cittadini europei, che consentisse loro di esprimere opinioni e aspettative sull’Unione Europea, rendendoli così protagonisti del proprio futuro. Un percorso durato oltre un anno attraverso eventi e dibattiti organizzati in tutta l’Unione e anche attraverso una piattaforma digitale multilingue interattiva sui temi più importanti della vita comune: la costruzione di un continente sano, la lotta contro il cambiamento climatico e le sfide ambientali, una economia al servizio per le persone, l’equità sociale, l’uguaglianza e la solidarietà intergenerazionale, la trasformazione digitale, i diritti e i valori europei, tra cui lo Stato di diritto e la parità tra donne e uomini, le sfide migratorie, la sicurezza, il ruolo dell’UE nel mondo. Ed anche discussioni sull’assetto istituzionale europeo, sulle fondamenta democratiche ed il rafforzamento dei processi democratici dell’UE: legiferare meglio, applicare i principi di sussidiarietà e proporzionalità, attuare la legislazione europea e la trasparenza.
La Conferenza – i cui lavori sono stati coordinati da un Comitato esecutivo, composto da 3 rappresentanti ciascuno per Parlamento europeo, Consiglio e Commissione – ha previsto di iniziare i lavori con l’organizzazione di 4 panel europei di cittadini, con il compito di formulare delle raccomandazioni, discusse dall’Assemblea plenaria della Conferenza, sui seguenti temi:
Panel 1) economia più forte, giustizia sociale, lavoro, istruzione, gioventù, cultura, sport, trasformazione digitale;
Panel 2) democrazia / valori europei, diritti, Stato di diritto, sicurezza;
Panel 3) cambiamento climatico, ambiente e salute;
Panel 4) l’UE nel mondo / migrazione.
I 4 Panel hanno adottato e rivolto 178 raccomandazioni alla Assemblea plenaria.
L’Assemblea Plenaria, presieduta dai 3 del Comitato esecutivo e composta da un numero complessivo di 449 partecipanti (108 membri del Parlamento europeo, 108 rappresentanti dei Parlamenti nazionali, 54 rappresentanti del Consiglio, 3 rappresentanti della Commissione europea e 108 rappresentanti dei cittadini, con una quota riservata ai giovani al di sotto dei 25 anni), alla luce delle raccomandazioni, ha quindi proseguito i lavori con 9 gruppi di lavoro tematici.
Ciascun gruppo di lavoro, alla luce del dibattito tematico ha formulato il rispettivo set di proposte consolidate durante l’Assemblea plenaria del 29 e 30 aprile 2022, per la votazione.
La relazione finale, trasmessa Comitato esecutivo della Conferenza sul futuro dell’Europa ai Presidenti delle istituzioni europee, raccoglie le 49 raccomandazioni, divise in 9 macro-temi che coincidono con gli altrettanti gruppi di lavoro, consultabili al seguente link: https://bit.ly/3vW3vxy
Nella sua risoluzione (https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/TA-9-2022-0141_IT.html) sui risultati della Conferenza sul futuro dell’Europa adottata il 4 maggio, il Parlamento europeo ha espresso sostegno alle conclusioni della Conferenza e riconosciuto che le proposte richiedono modifiche ai Trattati. I deputati europei hanno demandato alla Commissione parlamentare per gli affari costituzionali (AFCO) di preparare delle proposte di riforma dei trattati dell’UE, attraverso la convocazione di una Convenzione, e attivare la procedura di revisione dei trattati in base all’articolo 48 del trattato sull’Unione europea.
La guerra della Russia contro l’Ucraina ha reso ancor più evidente l’urgenza di una trasformazione evolutiva dell’Europa: un’Europa all’altezza delle preoccupazioni e delle ambizioni dei propri cittadini e in grado di garantire stabilità, pace e sviluppo nel nuovo assetto geopolitico.
Il 9 maggio 2022 con l’importante discorso del Presidente di turno del Consiglio dell’Unione Europea Emmanuel Macron (https://www.ilfoglio.it/esteri/2022/05/09/video/da-londra-a-kyiv-passando-per-bruxelles-la-comunita-politica-di-macron-3988223/) si è aperta una nuova fase di costruzione dell’Europa che riprende quel cammino iniziato nella stessa giornata proprio da Robert Schuman, Konrad Adenauer e Alcide De Gasperi.
Un tornante della storia.