Articolo de «il Dolomiti», 17 settembre 2021
«Uccidere un’altra persona è sempre un reato non esistono giustificazioni, non esistono attenuanti men che meno di genere». Questa la presa di posizione della senatrice di Italia Viva Donatella Conzatti in merito a quanto detto da Barbara Palombelli durante la trasmissione Forum in quella che è apparsa, a tutti gli effetti, una difesa degli uomini violenti e addirittura di quelli che si sono macchiati del crimine di omicidio.
«Parliamo di rabbia tra marito e moglie – ha detto la giornalista nella puntata di ieri, andata in onda su Rete 4 –. In sette giorni, sette donne uccise presumibilmente da sette uomini. A volte è lecito anche domandarsi: questi uomini erano completamente fuori di testa, completamente obnubilati? Oppure c’è stato un comportamento esasperante, aggressivo anche dall’altra parte? È una domanda, dobbiamo farci per forza, in questa sede, che è un tribunale».
Una domanda che, ovviamente, non ha alcun senso visto che il risultato ultimo, l’omicidio, non può trovare giustificazioni di sorta meno che mai per comportamenti ”esasperanti”.
«Uccidere un’altra persona è sempre un reato non esistono giustificazioni, non esistono attenuanti men che meno di genere – spiega allora Donatella Conzatti –. Ogni donna è libera di esprimersi, di decidere, di dire no, di vestirsi come vuole, di uscire di casa a qualsiasi ora ritenga opportuno. Quindi le affermazioni della giornalista Palombelli sono gravi perché Palombelli èuna giornalista brava ed una donna e lo dico da donna, da senatrice, da membro della commissione d’inchiesta sul femminicidio. Non ci sono giustificazioni sulla violenza. Gli uomini violenti non vanno giustificati vanno rieducati. Ci sono ottimi percorsi per far si che gli uomini riconoscano cos’è la violenza: il femminicidio, lo stupro, la violenza fisica, economica».